04 luglio 2017

Il Sasso della Gratitudine (da the secret)


PORTATELO SEMPRE CON VOI E OGNI VOLTA CHE LO TOCCATE RINGRAZIATE PER UNA SOLA COSA CHE AVETE NELLA VOSTRA VITA

PROVATELO!

Un giorno, un signore francese, camminando per strada viene attratto da un sasso. Un sasso come tanti altri, né brutto né bello. Lo prende e se lo mette in tasca, e ogni volta cher lo tocca, ringrazia per una cosa che ha nella vita. La sua vita cambia, tutto gli arriva come per incanto e lui  sente che la prosperità e l’abbondanza sono ormai parte della sua vita. Un giorno lo viene a trovare un amico brasiliano e mentre sono insieme per strada, al signore francese cade a terra il sasso che teneva in tasca. L’amico gli chiede subito cosa significa quel sasso che lui porta con se, e l’amico gli spiega che da quando lui ringrazia ogni volta che lo tocca, per una sola cosa che lui ha nella vita, la sua vita è cambiata. Sente che l’abbondanza, la prosperità, la salute e l’amore sono entrati nella sua vita. E quindi ha chiamato questo sasso il

Sasso della Gratitudine

L’amico resta molto colpito, ma poi se ne dimentica e torna in Brasile. Appena giunto a casa gli viene detto che la figlia ha contratto una malattia rara, incurabile. Lui è disperato e non sa come aiutarla, ma poi gli viene in mente l’amico francese e il sasso della gratitudine e scrive all’amico di sceglierne uno per la figlia e di spedirlo. L’amico gli spedisce il sasso che viene dato subito alla ragazza con la raccomandazione di ringraziare ogni volta che lo tocca, per una sola cosa che ha nella vita. La ragazza di li a poco guarisce e il padre apre una Fondazione per la ricerca scientifica sulla malattia della figlia che finanzia diffondendo Sassi della Gratitudine a 10 dollari l’uno.


Questa storia è tratta da the Secret. Vi posso assicurare che funziona! 
La prossima volta vi racconterò la mia esperienza
con il "Sasso della Gratitudine".
 

BUONA ESTATE A TUTTI !! 

20 maggio 2017

La Steppa - viaggio di trasformazione e guarigione in Patagonia

 
Perito Moreno Patagonia Argentina

Viaggio di guarigione e trasformazione a Buenos Aires e Patagonia 
dal 3 al 18 febbraio con Bruna Ferrari, maestra e sciamana


LA STEPPA

Note di un viaggio  dove tutto comincia e dove tutto finisce

di Graziella Bertozzi


Una vela bianca

ci guida in un cielo trasparente

La steppa ci segue
coi suoi riflessi dorati

Gli occhi dei guanaco
ci guardano sorpresi
e incedono eleganti in questo mare

E’ il cuore della terra
che palpita e ci fa sognare

Lunedì 5 marzo 2001

Eccoci sull’aereo in procinto di arrivare a Buenos Aires dopo 14 ore di viaggio.
Il sole sta spuntando all’orizzonte e ci regala un’alba indimenticabile.
Come succede negli ultimi tempi sono sola anche sull’aereo, due posti tutti per me,
oppure c’è anche Roger?
Ieri notte l’ho sognato mentre eravamo in barca e lui mi lasciava libera per stare
con una giovane fidanzata.
Anche lì ho vissuto lo stesso conflitto: stare con un uomo che amo e rinunciare a parte del mio cammino, oppure stare da sola fare ciò che voglio ma senza amare ed essere amata e coccolata da qualcuno? L’ideale sarebbe trovare qualcuno con il quale condividere lo stesso cammino. Sarò pronta per questo? Finora non è stato possibile, ma ora, dopo l’esperienza con Roger forse l’Universo mi aiuterà.

Caro Dio,

grazie per questo nuovo giorno che mi hai regalato,
sarà senz’altro un giorno di gioia, conoscenza, armonia e amore.
Fa che il mio cuore si apra al mondo e capisca che non ci sono differenze fra me e gli altri, fra me e la vita, fra me e la realtà perché io sono Te, Tu sei me e tutti siamo Te.
Fa che anche oggi io possa crescere un po’ e ti prego, sorveglia il mio cammino, affinché io non mi possa perdere. Amen

Preghiera

Cari Spiriti dell’Argentina,
cari Spiriti di Buenos Aires
Chiediamo il permesso di entrare in questo grande Paese
e in questa grande città.

Aiutateci ad essere umili e riverenti, pieni di rispetto
per tutto ciò che si  muove e non si muove lì da voi.

Angeli accompagnateci in questo viaggio
che come sempre è un viaggio interiore dentro di noi
per risvegliare antichi canti, antichi suoni, antiche armonie.
Grazie

Dopo tanti viaggi in aereo  ancora mi incanto a guardare gli aerei in volo,
questi enormi uccelli di acciaio che galleggiano nell’aria sopra le nubi, sorretti da una sola grande forza: “l’intento”.
Se non ci fosse  ” l’intento” nessun pezzo di acciaio avrebbe mai potuto volare.
“L’intento” porta l’aereo a destinazione, superando i venti e la pioggia, diritto verso lo scopo, incurante di tutto e di tutti.
Un percorso dorato si staglia davanti a noi, in mezzo alle nuvole e alla pioggia e nonostante la forte turbolenza il nostro “uccello di acciaio” lo segue dritto allo scopo, spinto dalla sola forza che vale “l’intento”!
Ecco la pampa sotto di noi, “La pampa sconfinata”, come dice una vecchia canzone.
Un tappeto verde-giallo inframmezzato da qualche cespuglio con vicino una “estancia” e qualche paludoso acquitrino che la rende vivibile per gli animali.
All’atterraggio, tutti felici ,battiamo le mani in un atto di omaggio,
anche se un po’ infantile, per i piloti.

Martedì 6 marzo

Magico incontro con Carlos Gardel, anzi con la sua tomba.
“visse per morire e morì per vivere” c’è scritto sulla sua lapide omaggio dei suoi compagni di vita e di musica.
Il cimitero della Chacarita a Buenos Aires è il più grande di tutta l’Argentina e misura 25 Km quadrati.
Sono sepolti oltre al generale Peron e a Evita, tutti i più famosi artisti argentini. 
In particolare abbiamo visitato le tombe dei precursori del tango, che spesso vengono ricordati con veri e propri monumenti, raffiguranti loro e i loro strumenti: il pianoforte, la chitarra, il bandaleon ecc.
Le nostre guide erano molto presenti attraverso la città di Buenos Aires e i messaggi della loro presenza ci arrivavano attraverso le scritte della città in movimento.

Armonia è quello che abbiamo ricevuto oggi da questa giornata, un sole trasparente e dorato faceva risaltare i colori e il contrasto fra il cielo e gli alberi, fra i palazzi e gli autobus e la gente.
Nel giardino giapponese una coppia di sposi, che posava per un servizio fotografico, rendeva ancora più irreale un’atmosfera di sogno.

L’intento ecco la parola chiave di questo viaggio, Graciela, nostra maestra di Tango ci invita a capire come deve essere la postura, come si deve sentire il corpo nel tango, ma soprattutto lei ci spiega che è “l’intento” che ti porta ad avere la corretta postura. “Intento” significa per una donna affidarsi all’uomo e saper abbracciare un uomo come se ci fosse solo lui al mondo. “Abrazo Total” senza invadere o pesare ma esserci e sentire il corpo dell’altro senza opprimerlo. “L’intento” ti dice di portarsi prima in alto “Arriba” come se dovessi prendere qualcosa oltre l’uomo, oltre la coppia, oltre la realtà, in quello spazio irreale che ci avvolge tutti (non spazio).
Anche nel Tango “sentire” e non “capire” è la chiave del successo. Così come nella vita il voler “capire” spesso porta a bloccare qualsiasi intuizione, qualsiasi messaggio che ci arriva dal corpo e dallo spirito.
Anche in questo  il Tango è una grande lezione di vita, è un ritorno alle origini, al rincontro con le forze del maschile e del femminile, che fanno emergere da noi antiche e nuove emozioni.

Il Tango mi riporta a te, amor mio, a quando mi avvolgevo attorno al tuo corpo in un amplesso di cuore e musica. Sarei rimasta così per sempre, dentro quell’abbraccio  senza sapere dove finiva il mio corpo e dove iniziava il tuo, quando i nostri cuori diventavano Uno e i nostri spiriti aleggiavano felici sopra di noi.
Come era diverso ieri sera! Io rigida come un manico di scopa dondolavo su dei tacchi non miei, perdendo spesso l’equilibrio in una ricerca dell’altro che non c’era.

Mercoledì 7 marzo

Polonia Uruguay

Nessun posto come questo mi ricorda la mia infanzia, grandi alberi di platano, siepi di campanelle color indaco, piccole case a due e quattro acque, coi tetti di coppi, le case di mattoni a vista. Ma quello che me la ricorda di più è l’atmosfera. Un’aria cristallina e nonostante il caldo, una piacevole sensazione sulla pelle.
La gente cammina con aria tranquilla e siede al fresco sotto i grandi alberi. Nessuno corre, nessuno ha fretta di andare. Anche il bel signore seduto vicino a me sulla panchina non dà segni di impazienza e di imbarazzo. Si sta godendo come me questa atmosfera di pace. Nella grande chiesa del Santissimo Sacramento una scritta accoglie il visitatore: “Non di solo pane vive l’uomo ma soprattutto della parola che esce dalla bocca di Dio”
E la voce di Dio l’abbiamo sentita tutti oggi. Fra un suono e l’altro, gli armonici del nostro coro hanno riempito la chiesa e i nostri cuori.

“Piero el mejor Colchon” (Piero è il miglior materasso)
“Pierre Balmaine Paris”
Le scritte mi riportano a casa, ad una realtà che si perde dietro i palazzi di Buenos Aires. Cosa penseranno i  due “Piero” che sono rimasti a casa? Penseranno forse che  non si può seguire una donna che salta da un posto all’altro del mondo e che rappresenta il loro sogno non realizzato?
Stiamo correndo sulla sopraelevata che ci porta fuori da Buenos Aires e mentre guardo le case che scivolano via, dietro e sotto di noi, penso al discorso di Bruna di questa mattina: “vale più un uomo con una passione che cento uomini con degli interessi”.
Ecco cosa spinge questi uomini senza radici ”la passione”. Penso a Florio che ha 53 anni, si dimette dal suo lavoro dipendente per mettere su un’impresa in proprio.Perché lo ha fatto?
lui non ne avrebbe avuto bisogno, ma la famiglia è la sua “passione”. Confessa che al  mattino quando si alza è stanco, ma stringe i denti e parte per impostare il lavoro della
giornata e dice: “Devo tenere duro per almeno 6 mesi poi passerò l’ impresa ai miei figli”.
I figli lo guardano con un misto di affetto e considerazione e appena lui lancia il segnale “non verbale” i figli gli si avvicinano e parlottano tutti e quattro insieme. E’ la vera “tribù romagnola” che da noi non esiste quasi più, ma qui in assenza di radici, resiste.
Florio rappresenta il padre che avrei voluto “tutti per uno, uno per tutti”.
Ieri sera ballando la paloma mi ha stretto a sé pensando alla sua gioventù e alla sua libertà perduta e prima di partire col pulmino si è avvicinato al finestrino e mi ha dato un dolcissimo bacio per sigillare questo magico momento.
“Sì amor mio”, è l’ultima parola dell’uomo argentino che si concede alla donna in un momento di difficoltà. L’importante è restare uniti, difendere la famiglia a tutti i costi, senza radici e senza famiglia è l’esilio sia materiale che spirituale.
Sabato 10 marzo
Usciamo dall’utero di Buenos Aires, città impregnante ed avvolgente. Ti prede a tua insaputa attraverso le sue strade e  i suoi palazzi, le sue luci e le sue ombre, dentro e fuori i locali. E’ un utero circondato dalle acque del Rio del Plata, immenso e limaccioso, entra nella città, ne nutre gli immensi parchi, i meravigliosi alberi in fiore, e i giardini dove vecchi e bambini ritrovano uno spazio di vita e di salute.
Buenos Aires non significa “aria buona” ci spiega la nostra guida Gabriella, ma è il nome del primo battello che arrivò in questo luogo risalendo il Rio del Plata.

Cara Buenos Aires, le donne di Plaza de Majo sono il tuo lamento, un lamento che tiene desti i cuori di tutto il mondo e non riguarda solo i “desparecidos” ma è anche quello degli immigrati. È un urlo di nostalgia per la loro terra lontana, è il lamento di chi si sente “cittadino di serie B” rifiutato dalla sua terra, né italiano né argentino, appeso a quel filo che tira da una parte e dall’altra dell’oceano, senza mai spezzarsi.
Domenica 11 marzo
Cara Guida,

perché siamo qui in Patagonia?

Entra nell’anima di questo posto Graziella e capirai perché tu e i tuoi compagni siete qui in questa immensa giornata.
Tutto qui è il figlio della terra, le rare case  apparentemente casuali, escono dalla terra come fiori che sbocciano ai nostri occhi all’alba. Un’alba di cuore e di amore con una luna che riflette la luce del sole, le montagne che si illuminano d’immenso che qui ha una colorazione rosa. I colori sono le emozioni della terra, dal verde scuro delle montagne al giallo della steppa. Anche gli animali hanno il colore della steppa. Le pecore si confondono con il paesaggio e sembrano nate da quella terra di cui si nutrono, su cui si riposano e dove si riparano la notte, loro unico giaciglio.
Ascolta la voce del cuore e qui troverai  antichi suoni e profumi millenari.
Siete qui nel paese dei dinosauri, nell’incontro delle razze e delle origini di ognuno di voi. Nella terra di Atlantide dove tutti voi avete convissuto in una Congrega di Guaritori Spirituali molto apprezzati ed amati.
E’ qui che cercate le vostre origini, nel Paese dove tutto ha avuto origine, dove animali e uomini  convivevano in un equilibrio perfetto.
Il ciclo della vita, il ciclo della trasformazione, tutto si trasforma, niente si crea, niente si distrugge.
Qui troverete i profumi ed i suoni del “Principio”, quando Dio e la Terra erano uniti in uno abbraccio continuo.
Lasciatevi andare, aprite i vostri cuori, godetevi questo giorno come regalo dell’Universo.
Agonne

Lunedì 12 marzo

Cara Guida,
parlami dei ghiacciai

Cara Graziella,
i ghiacciai sono la memoria dell’uomo sulla terra.
Vivi la loro trasparenza e ne vivrai tutte le memorie.
I ghiacciai sono la luce della terra, sono come grandi lampade che emanano una luce bianca e trasparente. Nella loro trasparenza essi assorbono i colori del cielo e del mare che sono i loro eterni compagni.
Gli uomini mandano le loro emozioni nell’etere e da lì una forza magnetica dei poli terrestri li attira e i ghiacciai ne conservano le memorie.
E’ da qui infatti che partono i meridiani che abbracciano la Terra portando energia in ogni punto.
E’ da qui che l’Uomo e l’Animale hanno sigillato il loro Patto.
E’ da qui che dopo lo spostamento dell’Asse Terrestre causato dalla collisione di una grande meteorite sono spariti i Dinosauri ed è iniziata l’Era della Glaciazione.
Prima di questo non esistevano le stagioni  poiché la terra riceveva i raggi del sole in maniera omogenea.

Cara Graziella,
lascia andare il tuo passato, le tue tribolazioni e le tue paure ai ghiacciai, non andranno perse, loro le purificheranno, le trasformeranno in luce per l’Universo.
Resta in contatto
Agate

Caro Roger, amor mio,
Ti ricordi quando ti dicevo, “qual è il tuo sogno?, e tu rispondevi:
“il mio sogno si è già realizzato”
“Ho desiderato tutta la vita di poter vivere nella mia barca e tre anni fa ci sono riuscito, poi ho sognato tutta la vita di attraversare l’oceano con la mia barca e due anni fa ci sono riuscito, poi ho sognato tutta la vita di incontrare una donna come te, proprio come te, e adesso tu sei qui, sei una realtà.
Non desidero altro”.
Ed io preoccupata ti rispondevo. “Un uomo senza un sogno da realizzare, muore”
E tu mi chiedevi “e il tuo sogno qual’ è?”
Il mio sogno è quello di svegliarmi al mattino ed essere l’uccello che canta, l’albero del mio giardino, il sole che esce dalle nuvole, di essere lo specchio che riflette la mia faccia.
Il mio sogno e quello di ridare agli altri tutto quello che ho ricevuto nella mia vita, si’ tutto, proprio tutto.
Tutto quello che ho appreso dai maestri, dai bambini, dai vecchi nelle osterie, dagli amici e dai nemici, da mia madre  da mio padre e da mia sorella, da quelli che mi hanno amato
e da quelli che mi hanno odiato, dalle lunghe chiacchierate con il mio cane, dal contatto col mio gatto, dalle stelle che mi accompagnano nelle traversate notturne in mare, dal buio della notte e dalla luce del giorno, dall’amore degli uomini, da mio figlio che risveglia in me antiche saggezze.
Tutto questo devo ridare e ancora di più.
Aiutare gli altri ad espandersi come hanno fatto tanti con me.
Aiutare gli altri a conoscersi, ad amarsi, a riconoscersi, a curarsi, a vivere e a morire.
Ecco qual è il mio sogno, Amor mio.

Martedì 13 marzo

Cara Guida,
cosa significano questi piccoli incidenti sul nostro percorso?
Il vostro viaggio è un viaggio interiore e ogni attesa è un’occasione per terminare  un ciclo e iniziarne un altro.
Restate in attenzione e tutto si svelerà ai vostri occhi. Lasciatevi andare e aspettate che la vita vi venga incontro. Dovete imparare a scivolare sull’acqua e lasciare alle rocce tutte le vostre rigidità.
Il passaporto dimenticato è una chiave di entrata in una nuova vita che corrisponde ad un nuovo ciclo. Umiltà, non dare mai niente per scontato, capire che tutto si materializza e si smaterializza ai vostri occhi solo per darvi l’opportunità per crescere.
Quando trasformerete la vostra arroganza in amore e possibilità infinita, allora potrete continuare il viaggio.
Aiutatevi l’un l’altro ad annullarvi e a rinascere.
Troppo ego traspare ancora dal vostro pulmino.
Amare e ringraziare, questa è la chiave dell’esistenza, non scordatevelo!
Vehuel

Cara Guida,
sono pronta a ricever il Master di Reiky?
Entra in questa energia di luce, Graziella, è la luce che ti purifica, che ti illumina,
che ti guida. Seguila sempre, lasciati andare, quello che arriva è buono e tu stai vivendo un momento magico in un posto del mondo pieno di magia con tutti i tuoi compagni di questa e altre vite. Senti il vento che fischia e ti porta suoni e voci vicine e lontane, da questa terra di Dinosauri sono nate mille storie, fra la Corinzia, l’Irlanda e la Scozia e questi posti ci sono forti collegamenti. Questa terra è popolata dagli spiriti di esseri che hanno vissuto in quelle terre e viceversa. Con lo spostamento dell’asse terrestre i dinosauri sono stati catapultati dal Nord Europa a qui, dove piano piano si sono estinti per motivi climatici. E’ una terra densa di mondi paralleli, popolata da esseri invisibili per molti, ma visibili per alcuni di voi. Alcuni di loro hanno preso la forma di Iceberg e delle montagne. Provate a sfuocare la vista e li vedrete.
La cerimonia di iniziazione di oggi ha aperto un po’ i vostri canali energetici.
Domani vedrete e sentirete di più se lo vorrete.
Noi ci siamo!.
I Vostri Angeli protettori
Non dimenticate di inviarci le vostre emozioni positive affinché noi possiamo nutrirci e rimandarvi il tutto centuplicato.
A presto Vehuel - Grazie Vehuel, grazie Angeli
Mercoledì 15 marzo 2001
IL GIOCO DEGLI ORGANI

Pancreas (autostima)
Tu che mi rendi la vita tanto amara, insegnami a riconoscere ed apprezzare il dolce della vita, affinchè io possa nutrire te e la mia anima.

Grosso Intestino (dogmatismo, rigidità)
Dai al mondo le tue scorie, o grosso intestino, lascia alla terra ciò che non ti serve più, solo così potrai fare posto al nuovo che ti nutre.

Cistifellea   (amarezza, frustrazione)
Non c’è primo, non c’è ultimo, non c’è buono né cattivo, tutti siamo in cammino, esci dal giudizio e dalla frustrazione, il tuo compito è quello di trasformare il cibo in energia d’amore.

Piccolo Intestino (vulnerabilità)
Accetta la trasformazione, o piccolo intestino, così come nella vita niente si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma, solo così potrai trasformare la tua vulnerabilità in forza.

Stomaco  (preoccupazione)Se ti preoccupi muori, se non ti preoccupi muori, la sola differenza è che se ti preoccupi muori prima, e allora perché preoccuparsi? Ama te stesso e il mondo ti sorriderà 

Fegato  (rabbia)
Lascia andare la tua rabbia e il tuo rancore o fegato e aiutami a trasformare tutto questo in accettazione e gioia di vivere. Grazie

Rene (paura)
La paura fa i 90 e per superarla devi correre più forte di lei.
Corri corri cavallina, ma dove vai se il cavallo non ce l’hai?
Amare significa lasciare andare la paura.

Vescica   (insicurezza)
Essere o non essere, fare o non fare, questo è il grande dilemma.
Lascia andare o vescica le mie insicurezze e fammi correre sicura e libera sui prati della vita.

Polmone  (tristezza, dolore)
Polmone, aiutami a trovare dentro di me l’Amore e la Madre, affinché non mi possa più sentire triste e sola.

Cuore (perdono)
Aiutami a perdonare mia madre e mio padre o mio cuore e allarga le tue braccia per ricevere tutto l’Amore che la vita ti può dare.

Giovedì 16 marzo
Aeroporto di Rio Callegos Patagonia

Incontro con Katia e i suoi Tarocchi

Mi stò rafforzando
Periodo in cui devo trovare la mia parte bambina
Fare lo cose che mi piacciono
Divertirmi, non fare niente di impegnativo
Lasciare andare il passato possibilmente con un rituale:
una festa, oppure andare in barca a vela
Per quanto riguarda un possibile incontro:
sono ancora nella fase in cui non ho le idee chiare,
ma presto tutto si chiarirà e incontrerò un uomo importante,
forte quanto me:l’imperatore.
E’ un periodo che devo vivere a 360 gradi
Fare attenzione ai segni e simboli che arrivano
Restare in contatto perché sono molto seguita dalle guide.

Ho imparato che non dobbiamo necessariamente ridere per essere felici,
né piangere per essere tristi.
Sto semplicemente accettando quello che provo in questo istante
e anche se non sono felice, mi sento bene.

Sogno del 18 marzo mattino.

Siamo in un gruppo e ogni mattina al risveglio scopriamo che qualcuno è stato sbranato da un animale feroce durante la notte non riusciamo a capire come possa succedere. Ad un certo punto mi accorgo che uno del gruppo si trasforma in un puma e assale animali e persone. Il gruppo ed io gli tendiamo un tranello e alcuni di noi si prestano per fare da esca. Lui puntualmente si trasforma e noi riusciamo a smascherarlo e a far si che non possa più nuocere.

Condivisione

La condivisione è la parte più importante dei viaggi con Bruna. Ognuno può dire quello che gli è piaciuto del viaggio , le sue emozioni, le sue aspettative e quello che si porta a casa.
Oggi sono stata la prima a parlare e ho espresso tutta la gioia della mia bambina interiore. In questo viaggio infatti ho rivissuto le emozioni di quando ero piccola e mi sono divertita molto. Ho anche espresso la mia parte creativa attraverso lo scrivere. Anche questo mi ha riportato  a quando ero piccola quando scrivevo filosofie inventate e impressioni sulla mia vita. Poi ho messo in moto il mio critico interiore e per questo ruolo ho scelto Roberto.
Gli ho detto che non sono riuscita a comunicare con lui come avrei voluto perché sentivo come un rifiuto da parte sua. Gli ho anche detto che avevo incontrato altre volte persone come lui nella mia vita che mi avevano trovata “invadente”. Poi ho aggiunto che spesso però che questo inizio era il preludio di una grande amicizia.
Roberto è una di quelle persone che si mette difficilmente in gioco. Si tiene tutto dentro e trova sempre scuse per non condividere. Oggi ha svolto molto bene il ruolo del critico interiore ripetendo le mie autoaccuse. Ha poi parlato di rapporto spigoloso pieno di
 punzecchiature. Onestamente non l’ho sentito così e lo dimostra il fatto che quando è stato male gli ho dato tutta la mia attenzione e assistenza.
Il gruppo lo ricorderà per i suoi bellissimi armonici e forse per essere stato così pungente nei miei confronti.

Sabato 18 marzo

L’altro ieri mi sono sentita male dopo un massaggio di riflessologia plantare.
Quel giorno ero così felice che facevo fatica a contenere la gioia che avevo in cuore. Avevamo trascorso una giornata bellissima nel parco delle Torri del Paine in Cile a contatto con la natura, i suoi suoni, i suoi colori, le sue magie. Un parco di 200 km quadrati lontano mille miglia da tutto. Lì avevamo fatto una cerimonia di guarigione per il Pianeta. Bruna aveva portato dei cristalli caricati con energia d’amore e di guarigione e la bandiera della pace. Eravamo stati in una specie di grotta davanti ad uno spettacolo incredibile di piccoli ghiacciai che si scioglievano e formavano laghetti incontaminati. I meridiani che attraversano tutto il globo partono da lì e  così abbiamo inviato loro questa energia perché si potesse irradiare su tutta la terra. Una cerimonia molto forte e commovente.
La sera dovevo scegliere fra un massaggio ai piedi e la cena, decisi per il massaggio, ero sicura che mi avrebbe fatto meglio.
Il giorno prima avevo ricevuto il Master di Reiky e anche se avevo ancora qualche riserva, ho sentito che non potevo perdere un’opportunità che mi veniva offerta con tanto amore. La cerimonia era stata bellissima, piena di emozioni e di magia. Sentivo il mio cuore che dal mio petto mandava calore e le mie mani sembravano tizzoni ardenti. Sentivo le mani di Bruna e di Roberto sulla mia testa e sul mio corpo e vivevo tutto come una benedizione.
La sera del massaggio ci eravamo radunati tutti con i Master Reiky nella stanza di Heike, dove abbiamo ricevuto il simbolo del Maestro e poi io il massaggio.

All’inizio del massaggio stavo benissimo e sentivo che il mio corpo gioiva man mano che Heike trattava i punti. Poi alla fine Heike tratta il punto della gola e lì sento un forte dolore. Ma anche altre volte con Bruna avevo provato le stesse sensazioni e non ci feci caso. Piano piano sento che una leggera vibrazione si irradia dal midollo spinale a tutto il mio corpo. Poi la vibrazione aumenta e io mi sento davvero male con le orecchie che fischiano non riesco più a muovermi e tutto attorno a me perde piano piano di consistenza.

Arriva  Bruna preoccupata e comincia a trattarmi la pancia, ma anche questo non migliora la situazione. Katia mi fa Reiky a distanza la vibrazione continua ancora per un po’ ed io mi ascolto. Non riesco a capire cosa mi stia succedendo: questo è sempre stato motivo di “panico” e invece questa volta, niente, certo un pò di paura, ma niente “panico”. In tutto questo tempo riesco a starecompletamente  immobile, abbastanza calma e tranquilla. Penso a Roger e alla possibilità di raggiungerlo nell’altra dimensione e la cosa non mi fa paura. Sento che qualcosa è cambiato in me. Non sento più quel vuoto terribile che provavo quando stavo male e non sapevo cosa fosse e cosa fare. Sento che dentro di me c’è qualcosa che mi dà sicurezza.
C’è una vocina che mi dice: “succederà quello che deve succedere, non preoccuparti, non esiste la morte, è un passaggio e quando sarai pronta lo affronterai serenamente”.

Grazie Roger, grazie per avermi insegnato questo. Con la tua morte ho sconfitto il terrore che avevo della morte e del morire soffrendo.
Il tuo esempio, la tua calma, la tua accettazione nel momento del passaggio, mi è stata di grande aiuto. Mi hai insegnato ad amare e a morire e di questo te ne sarò sempre grata.


Graziella 19 marzo 2001

03 aprile 2017

MINDFULNESS - ELIMINARE ANSIA, STRESS, LIBERARE LA MENTE

Come liberare la mente e vivere il momento presente 
camminando sui Monti Sacri del Gargano  
Quinta edizione Mattinata (FG)
dal 28 aprile al 4 maggio 2017



India si insegnano le Quattro Leggi della Spiritualità

La prima

"La persona che arriva è la persona giusta e nessuno arriva nella nostra vita per caso, tutte le persone che ci circondano, che interagiscono con noi, sono lì per qualcosa, per farci apprendere ed avanzare in ciascuna situazione."

Quale è il conflitto che risvegliano le persone che incontriamo?
Quale situazione non risolta portano alla luce?
Che cosa è venuta ad insegnarci questa persona?
Con quale persona che non abbiamo perdonato risuona?

Se lasciamo andare quella provocazione/conflitto, togliamo all'altro il potere di condizionarci o interferire con il nostro equilibrio.
Dis-identificarsi ed osservare, passare dalla posizione di soggetto a quella di osservatore della situazione ci serve per uscire dal ruolo vittima/colpevole.
In realtà non siamo ne vittime ne colpevoli.
Ci sono solo esperienze, e le esperienze ci servono per avanzare.
"In ciascuna situazione" significa che avanziamo anche nostro malgrado, anche se non ce ne accorgiamo, anche se non è nostra intenzione: il nostro processo di "apprendere ed avanzare" prosegue sempre, in ciascuna situazione.

La seconda

"Quello che succede è l'unica cosa che avrebbe potuto succedere.
Nulla, ma proprio nulla, assolutamente nulla di ciò che succede nelle nostre vite potrebbe essere avvenuto in altro modo.
Neanche il dettaglio più insignificante.
Non esiste "Se avessi fatto la tal cosa, sarebbe accaduta la tal altra...".
No. Quello che avvenne è quello che poteva accadere , e ha dovuto avvenire così perchè impariamo la lezione e andiamo avanti.
Ciascuna situazione che ci accade nella vita è perfetta, benchè la nostra mente e il nostro io resistano e non vogliano accettarlo.

La mente fa associazioni solo di cose già successe (associa, non crea!).
Essere succubi della propria mente impedisce la scelta.
Lasciare campo all'immaginazione apre alla creatività.
Come facciamo a distinguere i nostri pensieri?
Sappiamo che esiste "il nostro vero Sè", che parte da noi e che sa cosa è meglio per noi.
La mente superficiale è quella che ci serve per organizzare la nostra vita, ma non è l'organo deputato a prendere decisioni e a fare delle scelte.

Devo scegliere: mi immagino nella situazione e ascolto come mi sento.
La scelta giusta nasce dalle domande "Dove mi sento bene?, Dove sento forza?, Dove sento debolezza?"
Quello che accadrà intorno a noi sarà in risonanza con come ci sentiamo in quella situazione.
Questa è la pratica di co-creazione della realtà.
Poichè si tratta di una pratica, si apprende giorno dopo giorno.
Il nostro "disegno più grande" lavora insieme alle nostre scelte e ci orienta.
Oltre al confronto con le possibilità che immagino, faccio il vuoto nella mente
(per esempio ripetendo un mantra), per far tacere i pensieri e fare il vuoto.
Quella è la condizine in cui prendere decisioni e fare scelte.

La terza

"In qualunque momento inizi è il momento corretto."
Tutto comincia nel momento indicato, ne prima ne dopo.
Quando siamo pronti perchè qualcosa di nuovo inizi nella nostra vita, è allora che avrà inizio.

La quarta

"Quando qualcosa ha fine, ha fine."
Così, semplicemente.
Se qualcosa ha termine nelle nostre vite, è per la nostra crescita.
Pertanto, è meglio lasciar stare, andare avanti ed avanzare, arricchiti da quella esperienza.
Credo non sia casuale che se stai leggendo questo messaggio.
Nessuna goccia di pioggia cade mai nel posto sbagliato.
Arriva un momento nella vita in cui ti allontani da tutto il dramma delle persone che lo creano. Ti circondi di gente che ti fa ridere.
Dimentichi il male e ti concentri sul bene.
Ami la gente che ti tratta bene e preghi per quelli che non lo fanno.
La vita è troppo corta per non essere altro che felice.
Cadere è parte della vita, mettersi in piedi di nuovo è vivere.

Che ci sia pace in te.
Che tu possa confidare che sei esattamente quello che sei destinato ad essere.
Che tu non dimentichi le infinite possibilità che nascono dalla fiducia in se stessi e negli altri.
Che tu possa usare i doni che hai ricevuto e trasferire l'amore che hai avuto.
Che tu possa essere contenta di te così come sei.
Che questa conoscenza sia nelle tue ossa, e permetta alla tua anima la libertà di cantare, ballare, pregare ed amare.
Sei lì per tutti e per ciascuno di noi.